INTERVISTA ALLA BAND EMERGENTE SIMPLE STRANGERS

30/03/2015
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Ciao a tutti i nostri lettori, intervistiamo oggi la rock/pop band umbra Simple Strangers, composta da 5 membri e con all'attivo un EP chiamato "MONDO DI MASCHERE" uscito ad aprile 2014.

Come è nato il vostro gruppo?

Il gruppo, o meglio, il progetto Simple Strangers (inizialmente aveva un nome differente) è nato nel lontano 2005 dall’idea di due amici legati dalla stessa passione per la musica Rock. Il tutto è cominciato per gioco, ma nel corso di questi (primi) 10 anni la cosa si è fatta più interessante, diventando la bella realtà che è oggi.

Da quale band o artista trovate l’ispirazione per la vostra musica?

Diciamo che noi Simples amiamo la musica a tutto tondo - con un occhio di riguardo per il rock britannico dei Queen & Pink Floyd - ma non cerchiamo di emulare un artista o un genere in particolare. Ci piace sperimentare e siamo aperti alle contaminazioni! Ovvio che la matrice rock nei nostri lavori è nettamente riconoscibile, ma non cerchiamo di percorrere strade già battute. È proprio per questo che il nostro pubblico si è affezionato a noi: per la nostra originalità!

Chi sono i componenti del vostro gruppo?

Attualmente la line-up della band è composta da cinque elementi: Riccardo Biagioni alla voce e chitarra acustica, Michele Celestini alle chitarre, Tommaso Maria Guerri al basso, Federico Luppi alle tastiere e Marco Signorelli alla batteria. Tra gli ex componenti, non possiamo non citare: Marco Sgaravizzi, Giorgio Gustinelli e lo storico frontman Marco Fusaioli.

Siete autodidatti o avete studiato musica?

La storia della band è fatta da molteplici sfaccettature, c’è tra di noi colui che ha seguito innumerevoli corsi accademici e chi invece si è avvicinato allo strumento per un “bisogno interiore”, senza studiare nulla. Questo però non è un punto debole, anzi è la nostra forza: il giusto connubio tra intuizione, creatività e tecnica!


Come nascono le vostre canzoni? Vi fate aiutare da qualcuno nella stesura dei testi?

Le nostre canzoni nascono principalmente dalle idee del bassista Tommaso, ma è poi compito degli altri componenti della band aggiungere quel “qualcosa in più” per poter creare il pezzo. In fin dei conti, cinque teste ragionano meglio di una.... per i testi vale lo stesso principio: uno di noi porta la sua proposta, poi tutti insieme cerchiamo di migliorare
l’idea originale. Tutto quello che produciamo e pubblichiamo è rigorosamente 100% made by Simple Strangers!

Preferite scrivere testi in lingua Italiana o straniera?

La linea artistica scelta dalla band è quella di proporre dei brani in lingua Italiana; un po‘ per far vedere che il Rock italiano può esistere e un po’ far arrivare meglio i nostri messaggi. L’italiano è la nostra lingua, perché snobbarla?! Nulla vieta però, per il futuro, di scrivere testi in Inglese, Spagnolo, Francese.... come detto in precedenza, ci piace
sperimentare e non ci poniamo limiti nel farlo!

Di cosa parlano i vostri testi?

I nostri testi affrontano varie tematiche, che spaziano dalla forte critica sociale (basta citare la title-track del nostro EP “Mondo di Maschere”) a temi più leggeri e spensierati, come può essere una vacanza estiva con gli amici.

Avete una vostra sala prove?

Come ogni band che si rispetti, abbiamo la nostra sala prove! per poter portare avanti il nostro progetto, necessitiamo di un punto d’appoggio dove vederci e confrontarci, dove poter provare e sperimentare. Tutto questo sarebbe impossibile se non avessimo la nostra amata “saletta”!

Quanti Live avete all’attivo e qual è la performance che ricordate di più o che vi ha soddisfatto maggiormente?

La band ormai esiste da dieci anni e molti degli attuali membri prima di entrare in line-up hanno militato in altre formazioni, indi per cui dare il numero esatto delle esibizioni risulta per noi complicato. Possiamo dire che, con una media di 10/15 serate Live all’anno, abbiamo all’attivo più di 100 esibizioni! Di sicuro le soddisfazioni sono tante, una dopo l’altra, ma il più bel ricordo rimarrà sempre e comunque la “prima volta”.

Come fate a cercare delle date? Vi pagano o vi esibite gratis?

Per cercare delle date siamo della “vecchia scuola” : si prepara del materiale audio/video (showreel e dvd oggigiorno, demo artigianali 10 anni fa) e si va a parlare coi gestori dei locali! Attualmente ci affidiamo ad un’agenzia e al nostro manager che ci alleggeriscono il lavoro, ma per anni abbiamo bussato alle porte di pub e club della zona. Per il compenso abbiamo diverse strategie, che applichiamo di volta in volta: abbiamo suonato gratis così come abbiamo incassato cachét sostanziosi, molti sono i fattori che incidono sulla scelta. Per citare gli Jarabe de Palo: “Tutto dipende”

Avete già inciso degli album? Sono stati autoprodotti o eravate sotto etichetta?

Abbiamo all’attivo due produzioni: la prima risale al 2013 (autorpodotta) ed è una raccolta di cover eseguite dal vivo, mentre la seconda (la nostra “vera” produzione) è del 2014 e contiene cinque brani inediti. Quest’ultimo lavoro è stato pubblicato e prodotto dall’etichetta pugliese Redland, che ha voluto provare ad investire sulle nostre capacità.

Preferite essere contattati da etichette discografiche indipendenti o major?

Difficile a dirsi, semplicemente perché non siamo mai stati contatti da major! Scherzi a parte, non sappiamo se sia meglio l’una o l’altra, perché non abbiamo molta esperienza alle spalle sotto questo aspetto. Così su “due piedi”, l’idea della major è sicuramente più affascinante e allettante, ma, nel remoto caso in cui venissimo contatti, avremmo paura di essere l’ennesima pedina in mano a gente che non guarda la qualità artistica, ma solo e soltanto i numeri....

Siete mai stati contattati da etichette discografiche?

Nel nostro piccolo, questo è successo! Dopo aver spedito del materiale all’etichetta Redland siamo stati ricontattati dicendo di essere “interessanti”. Da lì è nata l’idea dell’EP e la successiva produzione e pubblicazione. Attualmente il nostro “Mondo di Maschere” è disponibile in tutti gli stores digitali e nei migliori negozi di dischi di Umbria e Toscana.

Come viene considerata la musica emergente all’interno della vostra città?

La nostra Città di Castello (Perugia) è una realtà molto piccola, ma che vanta un grande quantitativo di artisti e band musicali. Purtroppo però, come accade un po‘ dappertutto, le occasioni per mettersi in luce sono poche e spesso insufficienti per dare il giusto spazio a tutti quanti.

Cosa vuol dire “creare musica” per voi Simple Strangers?

Per noi Simple Strangers significa dare forma a un’idea, dar vita ad un’emozione! è una forma d’arte meravigliosa e in continuo divenire. Tutto quello che proponiamo è frutto di attente riflessioni, di correzioni e aggiustamenti continui, di prove “perse” dietro la creazione di quello che diventerà poi una nostra canzone... per noi è una cosa seria!

Avete mai collaborato con altri artisti?

Abbiamo collaborato con altre band e artisti durante le nostre serate live, ma mai in studio di registrazione; è una cosa che purtroppo ci manca....

Qual è il vostro obiettivo a lungo termine?

Chi può dirlo?! non ci siamo fissati un vero e proprio obiettivo, viviamo la situazione come un impegno serio, ma rimane per noi un hobby. Poter arrivare nell’olimpo della musica, tra i nostri idoli, sarebbe un sogno, ma crediamo che non si possa deciderlo e progettarlo a priori. Per ora continueremo con impegno e dedizione a percorrere la nostra strada, un passo dietro l’altro, un live dietro l’altro, sperando che il nostro cammino sia più lungo possibile....

Come è stato l’impatto con le band che hanno condiviso il palco con voi?

Noi Simples diverse volte, soprattutto agli albori, abbiamo condiviso il palco con altre band locali e, a discapito di quanto si vocifera nell’ambiente musicale, ci siamo sempre trovati bene! Non siamo invidiosi o presuntuosi, quindi non entriamo in competizione con gli altri né tantomeno cerchiamo di ostacolarli! Siamo sempre disponibili e inclini a risolvere i problemi (invece che crearli) questo fa si che nessuno dei nostri colleghi si sia mai trovato male o ci abbia ostacolati... ovviamente in contesti con più band è impensabile di non scendere a compromessi, ma fa parte del gioco! Tra le band più importanti e conosciute con le quali abbiamo condiviso il palco, citiamo la Rino Gaetano Band nel 2010 durante il festival Musica per i Borghi (Marsciano - PG) e la band Apple Pies nel 2012 durante il 3° Festival della solidarietà (Città di Castello - PG).

Seguite altri progetti musicali o di altro tipo?

Personalmente nessuno dei membri della band milita in altre, quindi non ci sono altri progetti che potrebbero “distrarci”. Le uniche produzioni autonome sono quelle di Tommaso Maria (il bassista) che per passione e diletto, compone musiche proprie o per altri artisti, ma la priorità rimane sempre e solo il progetto Simple Strangers.

Cosa pensate della musica che viene prodotta attualmente in Italia?

Come in tutte le cose, ci sono degli artisti che producono musica di qualità mentre altri che propinano al pubblico delle canzoni solo per “far soldi”. Il problema secondo noi non è tanto la scarsa qualità artistica di certe produzioni, ma piuttosto il fatto che l’ascoltatore “medio” si accontenta, dando modo così alla musica-spazzatura di proliferare. Nel settore della cosiddetta musica commerciale poi.... non ne parliamo! Per fortuna però ci sono anche degli artisti di qualità che, puntualmente, producono ottimi capolavori e un pubblico esigente, che non si accontenta di “robetta”.

Cosa è differente rispetto all’estero?

Mah... dal nostro punto di vista la tendenza Italiana è un po’ la tendenza globale. Il discorso che abbiamo fatto poc’anzi, si può applicare anche al mercato della musica globale. In tutto questo marasma, crediamo che ci siano ancora artisti di qualità (solo per citare un’ultima produzione internazione che secondo noi merita: “The Endless River” - Pink Floyd).

Secondo voi è più semplice farsi notare sul web o è necessario affidarsi ad un etichetta?

Il web sicuramente è un mezzo potente e gratuito che può dare risalto alla musica e ai vari artisti (non a caso, tanti nuovi talenti sono nati grazie al semplice “video su Youtube”); c’è da dire però che il web non è la panacea di tutti i mali e quindi l’etichetta rimarrà sempre un valido appoggio.

C’è una canzone che avreste voluto comporre voi?

Che domande.... una marea! Da dove cominciare? Bohemian rhapsody, Like a rolling stones, Hey Jude, My generation, Whole lotta love.... E ci fermiamo qui, altrimenti potremmo fare un’elenco lungo centinai di pagine!

Avete mai partecipato a contest o festival dedicati a band emergenti? vi sono serviti a qualcosa?

Certo che si! come qualsiasi altra band che non si accontenta del semplice “suonare ogni tanto”, abbiamo partecipato a vari contest e rassegne per sottoporre ad un pubblico più vasto ed eterogeneo le nostre creazioni. A volte siamo stati cassati, altre volte lodati ed apprezzati, fatto sta che proporre ad un pubblico che non si limiti ai soli amici e parenti,
per noi Simples è sempre stata una cosa positiva! Attualmente (marzo 2015) siamo in fase semifinale del famoso contest internazionale “Emergenza Festival”....

Cosa ne pensate dei Talent Show? Cosa fareste se vi chiedessero di partecipare?

I Talent Show sono dei format televisivi di cui condividiamo la mission (ossia, dare risalto ai talenti musicali) ma non il modo attraverso cui questa viene applicata. Purtroppo questi format si basano sulla crescita (pressoché immediata) di un giovane talento non tanto dal punto di vista artistico, ma mediatico! Così facendo si creano delle statue di sale che
crollano alla prima folata di vento.... (a buon intenditore poche parole). Se ci venisse chiesto di partecipare, dovremmo valutare con attenzione e ponderare la scelta.

Partecipereste a Sanremo?

“Sanremo è Sanremo” così recita il famoso slogan, quindi il suo prestigio è innegabile! Sta però di fatto che la musica leggera italiana è ancora ancorata a certi canoni che difficilmente si adattano alla nostra personalità e alla nostra musica. Per dirlo con altre parole, se mai partecipassimo si rischierebbe di non essere capiti e apprezzati a dovere,
come successe a Vasco con la sua “Vita spericolata”....

Siete mai stati in Televisione?

Si, ci è capitato. Non parliamo di reti nazionali prestigiose (rai o mediaset per intenderci), ma in piccole realtà regionali. Le Tv locali, così come le radio, per non entrare in diretta competizione con le emittenti nazionali, cercano di creare dei contenuti originali che valorizzino il territorio entro il quale trasmettono. Seguendo questa logica, siamo stati invitati come ospiti per diversi approfondimenti, in quanto siamo una delle molteplici sfaccettature artistiche che la piccola valtiberina umbro-toscana ha da offrire.

Credete di avere qualcosa da dare in più rispetto alle altre band del momento?

Sarebbe presuntuoso affermarlo! Riteniamo che tutti possano esprimere la propria musica e ogni artista che si rispetti ha la sua valenza artistica. Non pensiamo pertanto di avere qualcosa in più delle altre band (emergenti e non), abbiamo semplicemente qualcosa da dire anche noi!

C’è qualche avvenimento particolare che vorreste cancellare della vostra carriera musicale?

Certo che no! Non abbiamo mai vissuto esperienze così traumatiche! Abbiamo avuto serate che non sono andate come avremmo voluto e abbiamo passato momenti di stallo per via degli “addii” degli ex componenti, ma niente che vorremmo rimuovere. La nostra storia è fatta dalle nostre esperienze, cancellare quelle più dolorose sarebbe come
rimuovere le tessere di un mosaico, lasciandolo così incompleto....

Acquistate musica? Preferite acquistarla su internet o comprare un cd in negozio?

Certamente! A volte gli acquisti vengono effettuati negli stores digitali (per ragioni economiche e di praticità), ma, da collezionisti e fan quali siamo, è logico che cerchiamo di andare in negozio per comprare il cd o vinile in edizione limitata quando si presenta l’occasione.

Credete di aver raggiunto una maturazione artistica in questi anni?

Guardando i primi dieci anni di vita del gruppo è inevitabile accorgersi dei passi fatti in avanti, dei difetti corretti e della maturazione raggiunta. Attualmente è oggettivo che siamo ad un buon livello e siamo molto soddisfatti di questo, ma di crescere e migliorare non si smette mai.... E noi Simples non ci adagiamo di certo sugli allori!

Secondo voi cosa sta strozzando il mercato musicale in Italia? Cosa pensate dei prezzi dei cd?

Trovare un fattore scatenante in questo vortice è impensabile: le major aumentano i prezzi perché nessuno compra più i cd e le persone non acquistano più dischi perché costano troppo; è proprio il cane che si morde la coda! Secondo noi non si può identificare una singola causa, ma sono molteplici i fattori e non abbiamo le competenze per dare una risposta esaustiva. È però innegabile che, per la situazione di crisi globale che stiamo vivendo, acquistare un singolo disco a prezzi superiori anche ai 20€ costringe molti consumatori a trovare altre vie (non sempre legali) per avere la propria copia....

Se qualcuno masterizzasse un vostro album cosa direste?

La risposta non è così ovvia. Da una parte è innegabile che veder “piratare” un nostro lavoro impedendoci di guadagnare è un grandissimo dispiacere, ma è altrettanto innegabile che se qualcuno arrivasse a masterizzare un nostro disco è perché apprezza davvero il nostro lavoro!

Cosa pensate che manchi ancora agli artisti emergenti per essere considerati?

Le occasioni per mettersi in mostra non mancano (ci sono un sacco di festival per artisti emergenti), ma sono fini a se stessi. Difficilmente un singolo festival può cambiare le sorti di una band o di un artista sconosciuto, perché manca un vero e proprio investimento sulla musica emergente. Le grandi radio italiane (ad esempio) difficilmente passano brani di artisti emergenti, ma propinano tutte quante sempre e solo gli stessi nomi conosciuti al grande pubblico. Se solo qualche grande emittente “osasse di più” invece di guardare solo gli ascolti.... Ma torniamo lo stesso discorso di prima: il cane che si morde la coda.

Cosa ne pensate della SIAE?

La Società Italiana Autori ed Editori? Non vogliamo fare polemiche, ma è palese che si tratta di un ente che potrebbe fare molto (ma molto!) di più per la Musica (soprattutto emergente) invece di penalizzarla. E non aggiungiamo altro....